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Pubblicato da La gioia della preghiera

Ogni giorno, da oggi 18 Gennaio fino al prossimo 25 Gennaio,  provvederemo ad aggiungere il testo da leggere

 

 

SUGGERIMENTI PER L’ORGANIZZAZIONE DELLA SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI: Cercare l’unità: un impegno per tutto l’anno

 

 

La data tradizionale per la celebrazione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, nell’emisfero nord, va dal 18 al 25 gennaio, data proposta nel 1908 da padre Paul Wattson, perché compresa tra la festa della cattedra di san Pietro e quella della conversione di san Paolo; assume quindi un significato simbolico.

Nell’emisfero sud, in cui gennaio è periodo di vacanza, le chiese celebrano la Settimana di preghiera in altre date, per esempio nel tempo di Pentecoste (come suggerito dal movimento Fede e Costituzione nel 1926), periodo altrettanto simbolico per l’unità della Chiesa. 

Consapevoli di una tale flessibilità nella data della Settimana, incoraggiamo i fedeli a considerare il materiale presentato in questa sede come un invito a trovare opportunità in tutto l’arco dell’anno per esprimere il grado di comunione già raggiunto tra le chiese e per pregare insieme per il raggiungimento della piena unità che è il volere di Cristo stesso.

 

 

1° GIORNO : 18 gennaio

 

Uno solo morì per tutti (2 Cor 5, 14)

Isaia 53, 4-12 : Ha dato la vita come un sacrificio per gli altri

Salmo 118 [117], 1.14-29:  Il Signore non mi ha lasciato morire

1 Giovanni 2, 1-2 : Cristo è morto per tutti

Giovanni 15, 13-17 : Dare la vita per i propri amici

 

Commento

Quando Paolo si convertì a Cristo, pervenne ad una radicale nuova consapevolezza: una persona era morta per tutte. Gesù non era morto soltanto per il suo popolo, non soltanto per quanti avevano simpatizzato con il suo insegnamento.  Egli era morto per tutte le genti, passate presenti e future. Fedeli al vangelo, molti cristiani, nel corso dei secoli, hanno dato la loro vita per i loro amici. Uno di questi è stato Massimiliano Maria Kolbe, che fu imprigionato nel campo di concentramento di Auschwitz e che morì, nel 1941, per aver voluto offrire la propria vita perché fosse salvato un suo compagno di prigionia.

Dal momento che Gesù è morto per tutti, tutti sono morti con lui (cfr. 2 Cor 5, 14). Nel morire con Cristo, il nostro vecchio stile di vita viene relegato al passato e noi entriamo in una nuova forma di esistenza: abbondanza di vita – una vita in cui possiamo sperimentare conforto, fiducia e perdono anche nell’oggi – una vita che continua ad avere significato anche dopo la morte. Questa nuova vita è la vita in Dio.

Avendo compreso questo, Paolo sentì l’obbligo di predicare la lieta novella della riconciliazione con Dio. Le chiese cristiane condividono il medesimo mandato di proclamare il messaggio del vangelo. Dobbiamo chiederci come possiamo proclamare questo evangelo di riconciliazione alla luce delle nostre divisioni.

 

Domande per la riflessione personale

 

  • Che cosa significa che Gesù è morto per tutti noi?
  • Il pastore protestante tedesco Dietrich Bonhoeffer scrisse: “Io sono fratello di un’altra persona mediante quello che Gesù Cristo ha fatto per me: l’altra persona è diventata fratello per me mediante ciò che Dio ha fatto per lui”. In quale modo queste parole risuonano nel mio modo di vedere gli altri?
  • Quali ne sono le conseguenze per il dialogo ecumenico e interreligioso?

 

Preghiera

 

O Dio nostro Padre,

in Gesù ci hai donato colui che è morto per tutti.

Egli visse la nostra vita e morì la nostra morte.

Tu accettasti il suo sacrificio e lo facesti risorgere ad una nuova vita con te.

Concedi che noi, che siamo morti con lui,

siamo resi uno dallo Spirito Santo

e viviamo nell’abbondanza della tua divina presenza

ora e per sempre. Amen.

 

FONTE:sito

  • Primo giorno (18 gennaio): per la conversione di tutti coloro che sono nell’errore.
  • Secondo giorno (19 gennaio): per la ricomposizione di tutti gli scismi e il ritorno sotto l'autorità papale degli ortodossi e delle chiese orientali.
  • Terzo giorno (20 gennaio): per la conversione dei luterani e dei protestanti d’Europa in genere.
  • Quarto giorno (21 gennaio): per la conversione degli anglicani.
  • Quinto giorno (22 gennaio): per la conversione dei protestanti d’America.
  • Sesto giorno (23 gennaio): per la conversione dei cattolici non più praticanti.
  • Settimo giorno (24 gennaio): per la conversione degli ebrei.
  • Ottavo giorno (25 gennaio): per la conversione dei musulmani e dei fedeli di altre religioni.


Tra le pratiche approvate più diffuse per questa preghiera figura una cosiddetta "Coroncina per l'unità".

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